Un giovane refrattario a tutte le imposizioni si arruola entusiasta per combattere nell’esercito sabaudo nella prima guerra d’indipendenza, in quell’occasione incontra un ragazzo, Pinin, che coglie nella guerra l’occasione di una paga sicura. La disfatta di Novara demolisce i loro progetti.
Un prete esile e curvo accompagna il generale con cui hanno combattuto verso il plotone d’esecuzione. Il generale è Ramorino, capro espiatorio della sconfitta contro l’Austria, il prete è Giuseppe Cafasso, il santo degli impiccati. E’ uno dei momenti cruciali della vita dei due giovani. In questo come in altri si trovano ad incrociare il cammino dei futuri santi torinesi scoprendo che cosa “l’amore, la scienza e lo Spirito” possono fare di straordinario.
Parallelamente alla storia dei due ragazzi, due personaggi “senza tempo” racconteranno in maniera originale le vicende di quegli anni, seguendo così un preciso percorso storico tra realtà e invenzione.